Un appuntamento che celebra la "resolza pattadesa", ovvero il coltello di Pattada capace di conquistare fama internazionale grazie alla sapiente opera di artigiani locali, "frailalzos" o fabbri, che con altissimo grado di professionalità lo producono da tempi antichissimi.

Una tradizione che ha origini antichissime, e che il comune di Pattada, in collaborazione con la Pro loco Lerron, propone con la dodicesima edizione della Biennale del coltello "Lacanas noas, nuove frontiere", in programma dal 16 al 30 dicembre.

"Il paradigma della XII edizione della Biennale del coltello – commenta Andrea Carboni, assessore locale al turismo - è, o meglio deve essere, cambiamento. L'obiettivo della manifestazione è una promozione culturale ad ampio raggio, una sorta di crocevia culturale: partire dalla nostra tradizione del coltello, risposta concreta della genialità dell'artigiano locale, inserendola all'interno di un panorama molto più ampio: la creazione di un "intreccio culturale" di tutto ciò che il nostro paese offre. Questo è necessario se non vogliamo più essere considerati come una realtà talmente 'piccola' da non essere degna di importanza".

Piero Fogarizzu, Gianmario Fogarizzu, Tore Fogarizzu, Antonio Deroma e Salvatore Giagu sono i coltellinai locali che espongono i propri gioielli, in una mostra volta a valorizzare, oltre ai prodotti finiti, la storia e le fasi che stanno alla base di una sapiente lavorazione del coltello.

Coinvolti anche altri coltellinai dell'Isola nell'evento collaterale "Fiamas de Sardigna – Frailarzos, fiamas e ischentiddas (Fiamme di Sardegna – Fabbri, fiamme e scintille)".

La rassegna sarà aperta tutti i giorni, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

(Redazione Online/v.l.)
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