Lo scorso 4 dicembre avrebbe compiuto 60 anni ma le sue opere, esposte nel museo diocesano di Oristano, lo ricorderanno anche nel futuro.

La mostra di Mauro Ferreri sta raccogliendo ampi consensi nell'opinione pubblica.

I suoi dipinti ci riportano indietro nel tempo e raccontano la nostra storia, quella della Oristano medioevale e la Sartiglia.

L'artista oristanese era scomparso nel giugno del 2013 e ora una mostra, curata dalla direttrice del museo diocesano, Silvia Oppo, e promossa da Giorgio Mocci, ci offre 50 opere, in parte già conosciute e apprezzate dalla critica.

Le opere che colpiscono il visitatore, anche quello più distratto, oltre all'autoritratto dell'artista, sono l'Ultima cena, la ricostruzione della città di Eleonora d'Arborea, la festa nella chiesa di San Giovanni dei fiori, alcuni momenti della giostra equestre e i suoi protagonisti, dai cavalieri alle massaie, dai tamburini al banditore.

La rassegna è stata realizzata grazie al contributo di amici, familiari, la curia, il comune, il gremio dei falegnami e la Fondazione Sa Sartiglia, che hanno "prestato" queste bellissime opere.

Da non perdere anche le grafiche, provenienti dall'Antiquarium con delle vedute di Oristano.

Insieme alla mostra il visitatore può anche visionare alcuni documentari realizzati dall'operatore tv Daniele Rosano e dal regista Antonello Carboni.

La mostra è aperta al pubblico il giovedì e il venerdì dalle 17 alle 20 e il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
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