"Dopo la pizza napoletana (dichiarata patrimonio dell'Unesco nei giorni scorsi, ndr) anche la sfoglia e il ragù meritano il loro riconoscimento".

È quanto sostiene l'associazione "Ragù - The Real Bolognese Sauce".

Anche l'arte della preparazione della sfoglia, magari condita con il ragù, ha bisogno di tutele, sostengono gli esponenti dell'associazione: "Ci sono troppe imitazioni".

E chiedono "alla cittadinanza, alla stampa, alle aziende e alle istituzioni un sostegno in questo difficile percorso, affinché il ragù abbia una ricetta riconosciuta e dei paradigmi da rispettare".

Troppe le storpiature, raccontano sulle pagine de Il Resto del Carlino: "Siamo venuti a contatto con varie realtà straniere che ci hanno presentato il loro ragù, fatto con il canguro o i grilli in Australia, ad esempio: e ci siamo resi conto che alle storpiature non c'è fine".

Quindi, concludono, è necessario tutelarlo e renderlo riconoscibile, facendolo diventare patrimonio dell'Unesco o al massimo Igt (Indicazione Geografica Tipica).

(Redazione Online/L)

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