"Uniti si vince". Una verità anche nel settore dei beni culturali in Sardegna. Spesso solo uno slogan in convegni e seminari. In Marmilla è diventata buona prassi nel quarto Expo del turismo culturale in Sardegna, per due giorni nel centro "Giovanni Lilliu" di Barumini e che oggi si sposta a Villanovaforru. Questa è una novità. L'evento, che presenta il meglio dell'offerta dei beni culturali sardi da Su Nuraxi, patrimonio Unesco, abbraccia il villaggio di Genna Maria di Villanovaforru grazie ai due Comuni, Fondazione Barumini, Polo Museale della Sardegna e Regione. Beni culturali che garantiscono posti di lavoro e formazione per i giovani. Ma ci vorrebbero più fondi e una "reale" rete fra musei e siti, auspicata a Barumini da operatori, amministratori e assessori regionali.

I NUMERI - Su 8000 nuraghi in Sardegna una cinquantina sono visitabili, 150 i musei che accolgono i visitatori. La Regione con 16 milioni e 300 mila euro finanzia 70 progetti per una cinquantina fra società e cooperative impegnate nei luoghi della cultura e 900 addetti.

I MUSEI - Ma per le cooperative nate dopo il 2006 non c'è nessun finanziamento per il personale. E nonostante questo, sono realtà che con caparbietà vanno avanti, con numeri importanti. 12mila biglietti l'anno per il sito di Lu Brandali e 13mila per la torre di Longosardo con la cooperativa in rosa Cultur Gallura, 5 socie. "Per noi è fondamentale il sostegno del Comune", ha detto la presidente Stefania Simula, "organizziamo rassegne letterarie e serate astronomiche per farci conoscere". L'industria della cultura non si arrende, anche tra chi ha i fondi regionali ma affronta comunque mille difficoltà: "4mila visitatori fra museo del rame e nuraghe is Paras", ha riferito Tiziana Sechi della cooperativa Sa Frontissa di Isili, "se il trenino verde funzionasse e si fermasse davanti al nuraghe i numeri lieviterebbero". Fresco di un nuovo accordo con Barumini il sistema di Orroli, Serri e Goni. "Sconto di 4 euro a Barumini per chi visita i nostri siti col biglietto unico e viceversa", ha spiegato Maria Antonietta Leoni, coordinatore dei tre siti.

I CONSORZI - La strada della collaborazione è stata sposata da Barumini, la più importante realtà aziendale sarda del turismo culturale con 53 contratti a tempo indeterminato nella Fondazione. "Abbiamo stretto accordi con Mandas per il trenino verde, Consorzio dei laghi, orto botanico di Cagliari, siti di Las Plassas, Villanovaforru e Villanovafranca", ha detto il sindaco Emanuele Lilliu.

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