Una serie di teorie innovative sull'origini dei siti che vanno dal periodo prenuragico a quello nuragico, spiegazioni sui grandi misteri archeologici che si discostano dagli addetti ai lavori.

Si intitola "Why not? L'archeologia scomoda", il primo libro scritto da Marco Puddu, cagliaritano - ma pulese di adozione - , che con il suo lavoro punta a raccontare l'origine degli insediamenti archeologici più importanti dell'Isola, e su questi fornire un punto di vista destinato a far discutere.

Crateri provocati dalla caduta di meteoriti, siti utilizzati per usi differenti da quanto stabilito dall'archeologia convenzionale: l'opera di Puddu, che verrà presto presentata a Sarroch, Domus de Maria, Teulada, Muravera, Orroli, Olmedo, Sanluri e Cagliari, ha già catturato l'interesse di numerosi lettori.

"L'obiettivo di questo libro è quello di presentare una visione non comune su come sono stati trattati i siti compresi tra il periodo prenuragico e quello nuragico da parte del mondo accademico e dai militari, che pur di avvallare determinate tesi, anche ormai obsolete, da anni preferiscono negare il valore di alcune scoperte", dice Marco Puddu. "Rendere visitabili alcune zone descritte nel libro, significherebbe creare posti di lavoro per i giovani".
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