È in programma per sabato 25 novembre a Cagliari (alle 16, in piazza Garibaldi) "Zapatos Rojos", progetto d'arte pubblica dell'artista messicana Elina Chauvet contro il femminicidio e la violenza sulle donne.

Un'iniziativa, presentata oggi dalle curatrici Lorena Cordeddu e Consuelo Dessì, che rimanda al drammatico fenomeno del femminicidio di Ciudad Juárez, nello Stato del Chihuahua, una città di frontiera nel nord del Messico dove, a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e assassinate nella più totale impunità. Partito dal Messico per dirigersi verso altre Città del mondo, questo progetto è arrivato per la prima volta in Europa, a Milano, il 18 novembre 2012, e poi in Argentina, Spagna, Norvegia, Gran Bretagna, Cile, Brasile, Stati Uniti, Canada.

"Trentatrè paia di scarpe dipinte tutte di rosso – ha spiegato Lorena Cordeddu - saranno disposte in una marcia simbolica e silenziosa di donne assenti, lungo una strada cittadina. Non viene rappresentata la violenza, non c'è sangue, non ci sono occhi neri: questa è la forza. La marcia è simbolo dell'azione che donne e uomini intendono intraprendere verso il cambiamento dei modelli culturali e sociali che vedono la donna in una posizione di inferiorità rispetto all'uomo".

Per Consuelo Dessì dell'associazione Mezcla Intercultura "ogni edizione di Zapatos Rojos è costituita da un lungo lavoro che prevede l'attivazione di una rete tra istituzioni, associazioni e singole persone che partecipano alla sua realizzazione e con essa alla diffusione del messaggio".

All'evento, che ha il patrocinio del comune di Cagliari, aderiscono enti e istituzioni diversi, impegnati in prima linea nella lotta alla violenza contro il genere femminile.

Il programma prevede gli interventi artistici di Stefano Raccis (attore), Angelica Piras (poetessa e scrittrice), Andrea Melis (poeta) e Miriam Spiga. I pannelli e i pensieri raccolti sono a cura di Luigi Lai e Gianluca Petrini.

(Redazione Online/v.l.)
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