È stato in Sardegna per la prima volta nel marzo 2016, ospite dell'ordine degli avvocati di Oristano con cui da allora ha stretto un saldo gemellaggio. Abdelaziz Essid, maitre del consiglio nazionale forense tunisino, membro del "Quartetto nazionale per il dialogo" vincitore del Nobel per la pace 2015 perché artefice del processo di democratizzazione della Tunisia avviato con la Rivoluzione dei gelsomini, da venerdì 24 novembre sarà di nuovo nell'Isola. Stavolta percorrerà i 200 chilometri che separano la Sardegna dalla sua terra per diventare cittadino di Macomer e Orgosolo.

A MACOMER - La prima tappa del rappresentante del Quartetto nazionale sarà venerdì (ore 10) al Liceo Galilei di Macomer. Qui sarà protagonista dell'incontro "Il dialogo come strumento di pace", moderato dal collega Antonello Spada (Consiglio dell'ordine degli avvocati di Oristano), con gli studenti. L'ospite sarà introdotto dal sindaco Antonio Succu e dalla dirigente scolastica Gavina Cappai. Alle 15.30, sempre al Liceo, la tavola rotonda "La normativa italiana e tunisina contro la violenza sulle donne" con Donatella Pau (presidente dell'Ordine degli avvocati di Oristano), Carla Altieri (presidente sezione penale Tribunale di Oristano), Maria Grazia Piras (assessora regionale all'Industria), Salvina Deiana (Governatrice Rotary Lazio e Sardegna) e Gabriella Murgia, presidente Commissione regionale Pari opportunità. Interverranno Antonio Manconi (presidente Rotary di Macomer), il sindaco Succu e la vicesindaca Rossana Ledda. Parteciperà il coro Città di Macomer. Sabato mattina in Municipio (ore 10) il conferimento della cittadinanza davanti al Consiglio comunale.

A ORGOSOLO - Abdelaziz Essid diventerà orgolese "ad honorem" sabato pomeriggio (ore 18, Auditorium comunale di piazza Caduti) nella cerimonia presieduta dal sindaco Dionigi Deledda. L'evento sarà commemorato anche con la realizzazione di un murale. L'opera (che verrà inaugurata alle 16) inserirà così l'impegno del Quartetto tunisino per la pace nella narrazione della lotta per l'emancipazione sociale e politica che il centro della Barbagia, patria del muralismo, storicamente affida al linguaggio universale delle immagini. Parteciperà all'appuntamento anche l'avvocato Antonello Spada, testimone e quindi portavoce dei progetti che l'Ordine degli avvocati di Oristano condivide coi colleghi tunisini. Di recente (l'iniziativa è stata sposata dal Consiglio nazionale forense) 400 avvocati provenienti da tutta l'Italia hanno riaperto con un convegno l'Hotel Imperial di Sousse, chiuso dopo l'attentato terroristico del 26 giugno 2015, di poco successivo a quello che colpì il museo del Bardo di Tunisi.
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