Un importante riconoscimento per la scuola primaria di Chiaramonti, nell'Istituto comprensivo di Perfugas, a Sassari, che è risultata vincitrice della medaglia d'oro nel progetto "Le scuole adottano monumenti della nostra Italia".

In particolare, dal 2015 l'istituto comprensivo porta avanti l'adozione di due siti archeologici dell'Anglona: la Necropoli di Murrone, adottata dalla 3 A e dalla 5 A della Chiaramonti sotto la guida delle insegnanti Maria Castia, Sonia Cossa, Patrizia Silanesu, Fernanda Cricenti ed Elisabetta Di Fuccia; il Pozzo sacro di predio Canopoli, adottato dalla scuola dell'infanzia e dalla scuola media di Perfugas coordinate dalle insegnanti Lucia Tanca, Andreuccia Stincheddu, Immacolata Addis, Sonia Mossa e dal professor Salvatore Stangoni.

La premiazione del primo anno di attività aveva già visto la scuola primaria di Chiaramonti portare a casa la medaglia d'argento. Quest'anno, quindi, grande entusiasmo nella prosecuzione del lavoro, che ha approfondito nuovi aspetti legati al monumento "affidato" e secondo le indicazioni del bando stesso. E che ha portato, per la scuola primaria, all'importante risultato.

In particolare, dopo un incontro con la Società Sa Rundine (che gestisce il MAP – Museo Archeologico Paleobotanico di Perfugas), l'istituto ha scelto di studiare il ruolo delle figure professionali che curano l'aspetto della ricerca e della tutela dei beni in oggetto. Gli elaborati che hanno fatto seguito hanno contribuito alla creazione di un "Atlante dei Monumenti adottati", e in particolare di alcuni video che raccontano di un sito appartenente alla preistoria della Sardegna illustrandone l'impegno necessario alla conservazione e valorizzazione.

Fra le persone che hanno incontrato gli alunni per la realizzazione del progetto l'archeologa Nadia Canu, il disegnatore Antonello Farina, la restauratrice Eliana Natini. Agli incontri in classe sono seguite una visita al Centro di restauro di Li punti a Sassari e una visita alla Necropoli Anghelu Ruju di Alghero, dove gli alunni hanno potuto fare confronti e similitudini tra il monumento da loro adottato e un sito dello stesso periodo.

"Siamo emozionati e fieri del nostro lavoro – commentano dall'Istituto - e contenti di rappresentare la Sardegna portando a conoscenza di tutta Italia il nostro monumento".

(Redazione Online/v.l.)
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