Una mostra dedicata a Antoni Simon Mossa, cineasta, scrittore, politico e architetto e una delle figure più poliedriche e complesse della Sardegna nella seconda metà del Novecento.

La proposta arriva dal Museo del Costume di Nuoro, dove la rassegna aprirà sabato i battenti per chiudersi il 26 novembre.

Nell'esposizione – a cura di ISRE, Istituto Superiore Regionale Etnografico, di Associazione Mastros e della Società Umanitaria Cineteca Sarda - sono presenti i disegni originali dei progetti che raccontano i passaggi e le intersezioni tra i primi anni della scuola razionalista e il periodo successivo in cui, a partire dal progetto del Museo del Costume di Nuoro, la tradizione e la modernità coesistono nel sincretismo di un nuovo linguaggio mediterraneo.

Il "ventre dell’architetto", sezione cinematografica della mostra, è un'ulteriore tappa del viaggio di studio e di ricerca sui rapporti tra Antoni Simon Mossa e il cinema. Lettere, bozzetti, sceneggiature, foto, appunti di regia e un poderoso manuale, che oggi permettono di riscrivere una pagina importante della storia del cinema della Sardegna.

Disegno dal manuale "Prassi e cinema"
Disegno dal manuale "Prassi e cinema"
Disegno dal manuale "Prassi e cinema"

Il curioso animo di esploratore ha portato Mossa a indagare il visibile attraverso il filtro della cinepresa che rivela la relazione intima che esiste tra uomo e luoghi di appartenenza. La sua professione di architetto esplora il difficile equilibrio tra i linguaggi del moderno e della tradizione, in una continua tensione che ricerca la "misura" come strumento della relazione tra uomo e spazi dell'abitare. La sua pulsione politica lo porta a una profonda riflessione sui destini di una Sardegna che si trova nel momento storico dell'ingresso nella modernità.

La rassegna verrà inaugurata sabato alle 15.30 (Auditorium Museo del Costume) con interventi sul tema e una tavola rotonda a cura di esperti, studiosi e rappresentanti delle Istituzioni.

(Redazione Online/v.l.)
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