Nel percorso di candidatura a capitale italiana della cultura Nuoro per la prima volta si confronta con le altre città concorrenti scoprendo che per tutte vale la voglia di fare e la forza di attivare progetti capaci di dare nuova spinta ai rispettivi territori. Da Parma ad Agrigento, da Macerata a Casale Monferrato, da Cuneo a Cadore, da Messina a Pietrasanta, da Vibo Valentia a Merano: una bella fetta delle 31 aspiranti confessa virtù e criticità a Lucca, diventata per un giorno crocevia della "rete delle città della cultura", circuito a cui anche Nuoro aderisce.

IL CONFRONTO - Ieri l'incontro che fa dialogare realtà medio-piccole di un'Italia pronta a scommettere sulla cultura per agganciare prospettive di sviluppo, consapevole che la graduatoria delle prime dieci che salterà fuori a novembre e il giudizio finale di gennaio non saranno un premio alla bellezza, ma alla capacità di pianificazione.

PUNTI DI FORZA - Di Nuoro rimbalzano a Lucca parole simbolo come "sa paradura", che è condivisione antica rigenerata dai tempi d'oggi, "su filindeu", i fili di pasta che metaforicamente tessono una rete attivando un circuito di partecipazione dal forte richiamo: il concetto di andata e ritorno di nuoresi approdati altrove ma senza rimuovere le origini.

CITTÀ LETTERARIA - Quando il sindaco Andrea Soddu prende la parola nella sala iniziano a scorrore volti e voci di Nuoro, concentrate nel video "A Diosa". L'impatto di musica e suggestioni aiuta a dare forza visiva alla partecipazione della città al progetto. "La molla che ha fatto scattare la candidatura a capitale della cultura è la voglia di riscatto di una città che vuole una rivincita all'insegna della cultura. È una voglia di riscatto soprattutto per noi stessi, per la voglia che abbiamo di vivere in un territorio che ha tanti problemi ma vuole che i figli della nostra generazione vivano lì, in una dimensione che abbia un link culturale e intellettuale con il resto del mondo", dice Soddu. "L'esempio di questa voglia di riscatto ci viene da una donna piccola di statura, ma grande di cuore e di cervello", aggiunge il sindaco richiamando Grazia Deledda e il Nobel all'unica donna italiana. "Sognò tramite la scrittura e la lettura di varcare il mondo. Con Grazia Deledda ci vogliamo candidare per le donne, per la cultura, per la letteratura", conclude Soddu davanti al pubblico riunito a Lucca. Dopo la tappa di ieri il percorso verso la scelta finale prosegue con una consapevolezza condivisa con le altre città: non c'è nessuna coppa da vincere ma un processo virtuoso che di fatto è già avviato.

Marilena Orunesu

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