"Ha scoperto l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo in romanzi di grande forza emotiva", riporta la motivazione del premio Nobel per la letteratura 2017 assegnato allo scrittore britannico di origini giapponesi Kazuo Ishiguro, già noto al grande pubblico per romanzi come "Quel che resta del giorno", "Non lasciarmi" e "Il gigante sepolto".

Nato a Nagasaki nel 1954 ed emigrato pochi anni dopo in Gran Bretagna, ha mantenuto sempre un forte legame con le proprie origini, trasferendo anche nella sua produzione letteraria quel mix inconsueto tra le due radici nipponica e britannica, come spiegò lui stesso all'epoca del Booker Prize per il fortunatissimo libro "Quel che resta del giorno": "Non sono completamente come gli inglesi perché sono stato cresciuto da genitori giapponesi in un ambiente domestico di lingua giapponese. I miei genitori non si resero conto che saremmo rimasti in questa nazione per così tanto tempo, e si sentirono responsabili di tenermi in contatto con i valori giapponesi".

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(Redazione Online/b.m.)
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