Un'occasione per riflettere sull'arte e le intuizioni di Sciola, e sul ruolo della cultura come leva di crescita e competitività di un territorio.

Grande interesse ieri a San Sperate per il convegno organizzato da Fondazione Sciola dal titolo "L'Arte come motore di sviluppo sociale. Il caso di San Sperate Paese Museo". Un appuntamento nato all'interno del Festival delle arti visive "Sant'Arte" con il coordinamento dell'Università di Cagliari.

A discutere al tavolo con l'economista Paolo Savona, la presidente della Facoltà di Studi umanistici Rossana Martorelli e le docenti Maria Luisa Frongia e Pamela Ladogana.

"Sciola ha sempre considerato l'arte come strumento per attirare l'attenzione sulle problematiche sociali, anche quando occorreva alzare la voce per farsi sentire – ha ricordato Pamela Ladogana – . È un'idea che gli venne nel '68 ed è ancora attualissima. Quando lo invitarono alla Biennale del '74 portò con sè a Venezia i suoi cadaveri di legno e con essi riempì piazza San Marco. 'Rappresentano l'irruzione nella società dei problemi sociali, come lo sono stati per la Sardegna i morti di Buggerru', disse a Placido Cherchi che lo intervistava".

"Sciola mi diceva spesso che l'artista ha una marcia in più e per questo deve lasciare una traccia – ha invece raccontato la prof.ssa Maria Luisa Frongia, docente di Storia dell'Arte – E aggiungeva 'Io la lascerò con la pietra'. Ma proponendo l'innovazione del Paese Museo, aveva già dato vita ad un concetto modernissimo, all'idea del museo che si riappropria del territorio aprendosi ad esso".

La presidente della Facoltà di Studi umanistici, Rossana Martorelli, ha invece ricordato come le opere di Sciola siano state inserite di recente dall'Ateneo del capoluogo anche in un importante progetto scientifico.

"L'arte aiuta a non smarrire i rapporti umani – ha spiegato il professor Paolo Savona - Il compito della cultura è creare coesione: quella che oggi manca all'Europa, che chiede agli Stati membri riforme non basate sui rapporti umani. Anche di questo parlavamo spesso con Pinuccio Sciola: il messaggio di Sciola è che l'arte eleva l'uomo, non solo dal punto di vista economico . San Sperate era per lui il laboratorio in cui dimostrare che non basta la tecnologia per vivere bene e arricchirsi. Se questo paese riuscisse a diventare quello che lui voleva, potrebbe diventare un faro per la nostra società ed essere custode di speranza per il mondo intero".

(Redazione Online/v.l.)
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