Il museo diocesano dell'arte sacra di Ales si arricchisce per alcuni mesi di un vero tesoro d'arte. Il retablo della chiesa parrocchiale di Gonnostramatza rimarrà esposto per alcuni mesi nella struttura culturale, a fianco alla cattedrale di Ales, sino a quando non si concluderanno i lavori di restauro dell'edificio sacro di Gonnostramatza.

L'opera è stata presentata ieri pomeriggio nel museo diocesano dalla storica dell'arte Lucia Siddi, alla presenza del vescovo padre Roberto Carboni, del direttore del museo don Modesto Floris e del parroco di Ales don Petronio Floris. Si tratta di un autentico gioiello del patrimonio artistico locale custodito da 500 anni a Gonnostramatza. E una vera rarità è il fatto che nell'opera siano riportati nome dell'esecutore e data, 15 dicembre 1501.

Il retablo di Lorenzo Cavaro, un doppio trittico, completo di predella con nove scomparti, proviene dall'antico villaggio di Serzela, dove costituiva l'altare maggiore della parrocchiale di San Paolo. Nel polittico si evidenziano tutte le caratteristiche di un retablo, come la presenza di una tavola principale, posta al centro, dove si deve concentrare l'attenzione dell'osservatore e che deve procurare stupore a chi lo ammira. Ecco la Madonna in Trono col Bambino, che richiama la figura della Vergine dominante nel retablo del Maestro di Castelsardo custodito nella parrocchiale di Tuili.

Il sindaco di Gonnostramatza Alessio Mandis ha detto: "Per noi l'opera è un vanto, un orgoglio e un pezzo di identità preziosissimo".
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