È una rivoluzione quella che si prospetta per il turismo ricettivo a Domusnovas dopo la recente assegnazione, con convenzione ventennale, della grotta di san Giovanni e del nuraghe s'Omu e s'Orcu al "Consorzio Natura Viva".

Mancano ancora un passaggio in Consiglio Comunale e soprattutto un contratto che regoli oneri e onori tra consorzio e amministrazione per far sbilanciare gli imprenditori domusnovesi a capo del consorzio che si tengono ancora abbottonatissimi.

Qualcosa però se la lasciano scappare e le novità sono dirompenti per un paese abituato quasi a dare per scontati i propri simboli mai veramente sfruttati nè valorizzati.

Per la prima volta ci sarà una biglietteria a regolare gli accessi alla grotta che saranno a pagamento. Lo stesso sito, monumento naturale dal '99 e fino ad allora una delle tre uniche cavità naturali percorribili in auto, sarà dotato di un trenino verde che ne percorrerà i 900 metri di lughezza e lo collegherà al nuraghe e ad altre attrattive.

Previsti anche tutta una serie di servizi quali info point multimediali, guide turistiche specializzate e ampia possibilità di escursioni.

Stessa sorte attende il nuraghe s'Omu e s'Orcu per cui si tratterà dell'anno zero: risalente ad un periodo tra il 1600 e il 1000 Avanti Cristo non è stato mai studiato a dovere nè valorizzato come meriterebbe uno dei monumenti presitorici tra i più grandi dell'isola.

Si prevedono ampie ricadute occupazionali e la creazione di un grosso indotto in tutto il territorio comunale. Non nasconde l'orgoglio il sindaco Massimo Ventura per quella che si "prospetta come una rivoluzione non solo per i due siti naturali ma per tutto il compendio turistico del paese".
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