Il coraggio di Pinuccio Sciola, quando era in vita, era anche quello di raccontare l'arte in maniera non convenzionale, a volte blasfema, certamente dissacrante. "Ci vorrebbe una festa - diceva - come quella che si fa ai Santi. La festa di Sant'Arte, da festeggiare tutti i giorni dell'anno, che salva l'uomo dall'appiattimento mentale".

Un anno dopo la sua morte, grazie alla Fondazione Sciola, quelle parole, quasi fossero stati semi, germogliano e si manifestano in tutta la loro creatività in un festival, Sant'Arte appunto, che Sciola avrebbe voluto realizzare in vita. Il preludio all'edizione del 2018 andrà in scena la prossima settimana, da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre, a San Sperate, naturalmente.

Tre giorni con oltre 100 artisti provenienti dalla Sardegna e dal resto d'Italia che saranno protagonisti dentro le case e nelle strade, con eventi, reading, spettacoli musicali, laboratori, incontri. Decine di esibizioni trasformeranno il Paese Museo nel centro della creatività per un intero weekend.

"È un'idea di Pinuccio per festeggiare l'arte e, esattamente come è stato nello spirito del Paese Museo, renderla pubblica e disponibile per chiunque", spiega Tomaso Sciola, presidente della Fondazione.

A inaugurare Sant'Arte sarà, sabato 29 alle 17, un evento organizzato dall'Università di Cagliari per discutere dell'arte come motore di sviluppo sociale. Successivamente si svolgerà "una grande parata per le vie di San Sperate durante la quale gli artisti si bagneranno i piedi con le vernici, proprio come fece Pinuccio tanti anni fa a Cagliari, quando insegnava al Liceo artistico", spiega Maria, altra figlia di Sciola. Non solo concerti, dunque, ma anche arti visive, poesia e "opere partecipative", come quella di Giovanni Casu, artista che vive a Berlino, che in questi giorni sta già realizzando "When the rising sun" (Quando sorge il sole). "Un'opera che tutti potranno ammirare e accarezzare, e che quindi cambierà nella forma", dice Elisabetta Villani, della direzione organizzativa. "Sant'Arte comincia con questo preludio ma è un seme che germoglierà nel futuro", sottolinea Tomaso Sciola.

Nell'attesa che questo accada, Sant'Arte concede la prima "grazia": una statua di Antonio Gramsci, creata da Sciola nel 2014, sarà ospitata nel centro della nuova piazza dedicata al grande pensatore, a Cagliari. "Si tratta di un'opera realizzata pensando a un altro illustre sardo con particolare riferimento alla sua carcerazione", spiega l'assessore comunale di Cagliari alla Cultura Paolo Frau. "Un omaggio che la città ha voluto fare a Sciola e che cade nell'ottantesimo anniversario della scomparsa di Gramsci".

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