Tango argentino e Mamuthones di Mamoiada che danzano insieme: capita a Iglesias, dove culture di diversi angoli del mondo si incontrano a "Ballo in Villa di chiesa".

La rassegna internazionale, ideata dalla Pro loco, porta in Sardegna gruppi folk di paesi anche molto lontani.

In sei anni è diventata un punto di riferimento e un momento atteso dell'estate iglesiente in cui l'integrazione nasce con semplicità e attraverso la presentazione delle varie usanze.

"È stato un successo - spiega il presidente Rita Melis - e ringraziamo anche l'associazione Candelieri Beata Vergine Assunta per la collaborazione".

Uno spettacolo condotto da Stefano di Franco è andato in scena ieri sera alle 20: prima le strade del centro storico si sono riempite dei suoni e dei colori dei gruppi di Costa Rica, Colombia, Argentina e Lettonia, che hanno sfilato insieme alle maschere tradizionali di Mamoiada, Uri e a "Is Merdules" di Ottana, e poi il ritrovo in piazza Sella per un'esibizione.

"È durata tre ore, fra gli applausi della folla", commenta ancora il presidente.

E gli impegni della Pro loco per la valorizzazione della cultura non tralasciano il settore agroalimentare: recentemente, infatti, è stato premiato anche il miglior "mustazzeddu de tamatiga", la focaccia ripiena di pomodoro, aglio e basilico tipica di Iglesias.

"Quest'anno insieme alla sagra - prosegue - in cui in meno di un'ora sono andati via 800 pezzi, abbiamo lanciato il primo concorso cui hanno partecipato cinque forni". A vincere è stato "Pan Guaita" di Enrico Sanna.

La specialità iglesiente potrebbe diventare anche un vero e proprio marchio: "Siamo in attesa anche dell'esito della domanda per il riconoscimento di qualità".
© Riproduzione riservata