Costume sardo, un cavallo rapido, fermezza nell'impugnare lo spadino di legno e occhio per centrare uno dei tre anelli sospesi lungo il percorso.

Ecco i requisiti per partecipare alla tradizionale "Corsa all'anello" che si disputerà il 12 agosto lungo la centrale via Roma a Osilo, come accade ormai dal 1995. Quest'anno si sono iscritti ben 60 cavalieri.

IL PERCORSO - Il percorso di "sa 'ia manna" è lungo circa cento metri e viene ricoperto con un manto sabbioso, mentre la sicurezza dei cavalieri è garantita da grosse balle di fieno sistemate nei punti più pericolosi. Tre anelli metallici a forma di cuore sono posizionati a circa 40 metri l'uno dall'altro.

L'abilità dei cavalieri sta nel centrare uno degli anelli e fare in modo che lo spadino rimanga dentro, senza cadere per terra.

A differenza di altre giostre equestri come ad esempio la Sartiglia, dove invece la stella va infilzata con la spada o lo stocco.

Il tragitto e i tentativi vanno fatti rigorosamente entro 9 secondi.

Le discese saranno sette per ogni cavaliere. Quello che centrerà più cuori nel minor tempo possibile si aggiudicherà la gara e un premio in denaro.

LA SCORSA EDIZIONE - L'anno scorso il vincitore è stato l'osilese Pietro Migheli, con cinque centri, seguito da Gavino Manca di Nulvi e da Fabrizio Canu e Luigi Fedeli di Osilo.

La "Corsa all'anello" è organizzata dall'Assessorato al Turismo del Comune di Osilo col patrocinio della Fondazione di Sardegna, dell'Assessorato regionale al Turismo e della Presidenza del Consiglio Regionale.
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