Un semplice touch e per il visitatore del Murats, il Museo regionale dell'arte tessile, si apre un mondo. Il mondo che racconta la storia vivente di Samugheo, delle sue artigiane e dell'arte tessile.

Si tratta del tappeto corale presentato per la prima volta al pubblico in occasione dell'inaugurazione della cinquantesima edizione della Mostra dell'Artigianato, in parte allestita proprio al Murats.

Il tappeto corale fa parte dei progetti realizzati grazie alla donazione del Principe Karim Aga Khan.

Dodici moduli tessuti da altrettante artigiane che hanno scelto di riprodurre un pezzo di manufatto che conservava per loro un particolare significato emotivo, che poi grazie all'attività del CRS4 (il Centro di ricerca, sviluppo e studi superiori in Sardegna), è stato reso interattivo, permettendo alle artigiane, attraverso un sistema multimediale, di raccontarsi, animando così il tappeto.

Unico nel suo genere, in Sardegna può essere ammirato al primo piano del museo. "Potrà essere ulteriormente implementato con racconti di storie e saperi artigianali che la nostra comunità ancora custodisce, sia delle stesse artigiane, che di altre che con il tempo verranno coinvolte per accrescere quanto realizzato fino ad ora", afferma l'assessore alle Attività Produttive Maurizio Frongia.

E con la collega alla Cultura Emanuela Barra prosegue: "La nostra Comunità sentiva pressante la necessità di avviare un processo di conservazione della memoria storica raccontata dalle donne di Samugheo, dei racconti di vita quotidiana, delle attività domestiche e di quelle legate alla campagna, a contorno delle quali era sempre vivo e pulsante quello legato alla tessitura. Una volta accolti in casa come si fa per gli ospiti importanti, ci raccontavano i primi passi fatti verso la lavorazione al telaio, ci aprivano le cassepanche piene di manufatti e per alcuni di essi avevano da raccontare tutta la filiera, dalla semina del lino alla filatura, e dalla tosatura degli agnelli alla tessitura della lana".
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