Quando si vive sulla pelle è qualcosa di diverso dal leggere una statistica, vedi le cicatrici, senti gli sforzi di chi, in italiano sempre meno stentato, sta cercando di integrarsi nel mondo dall'altra parte del mare.

È così che il Festival della storia di Iglesias da sabato (21 luglio) sta portando in piazza (Municipio) temi come migrazione, i conflitti che la stanno generando e le loro conseguenze.

La kermesse non ha portato parole vuote su "Migrazioni e Mediterraneo " ma i volti di chi la Sardegna neanche sapeva che esistesse. Un messaggio che ieri hanno messo in scena i minori non accompagnati de "La vela blu" di Aritzo: insieme a Gianluca Medas, hanno rievocato la tragedia di Porto Palo, dove in un barcone della speranza, come quello su cui sono saliti loro, sono morte 283 persone.

Come altre centinaia anche loro sono arrivati in Italia senza un adulto ma sono stati fortunati perché, come tanti salvati dalla Guardati costiera (sempre in prima linea anche nel Sulcis come ha raccontato il tenente di Vascello Maria Teresa Ostuni) sono riusciti ad entrare in un meccanismo di accoglienza.

Stanno in uno dei centri che vengono a studiare i ricercatori dell'Università di Londra per come la rete sarda formata da Tribunali dei minori, coop, specialisti, operatori e volontari ha saputo rispondere all'emergenza. "Nell'Isola non c'erano strutture dedicati ai minori - hanno chiarito Anna Cau, procuratore della Repubblica del Tribunale dei minori di Cagliari e Anna Melis, presidente de La Vela blu - come in molte parti della nazione stavano in quelle per adulti".

Stasera alle 21 il Festival chiuderà portando sul palco i testimoni della solidarietà: don Ettore Cannavera (Comunità La Collina), Mimmia Fresi (Cooperativa Il Seme), Giovanna Grillo (Casa Emmaus), Donatella Pau, Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Oristano, risponderanno alle domande del giornalista Ottavio Olita. Tutto partirà da quella che aveva ricevuto Cagliari ne "I bombardamenti del 1943 e gli sfollati", narrati da Gianluca Medas. Riprenderà anche la prima serata in cui erano intervenuti: Marc Arno Hartwig, dell'agenzia europea Frontex e Gianni Andrea Deligia, ex capo dell'Unicef poi funzionario dell'Onu, che ha rappresentato nel 2001 ritirando il premio Nobel per la pace.

Il dibattito con Marc Arno Hartwig e Gianni Andrea Deligia, moderati da Mauro Sollai
Il dibattito con Marc Arno Hartwig e Gianni Andrea Deligia, moderati da Mauro Sollai
Il dibattito con Marc Arno Hartwig e Gianni Andrea Deligia, moderati da Mauro Sollai

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