A Iglesias sabato 22 luglio si apre l'11esimo Festival della Storia.

In programma tre serate che potranno essere seguite anche in diretta streaming in Tunisia.

Il festival - per la seconda volta ha il patrocinio dagli ordini sardi degli avvocati - sarà aperto da alcuni spettacoli del direttore artistico Gianluca Medas: "La rivoluzione dei gelsomini" (22 luglio), "Le strade del mare" (23 luglio), "Cagliari bombardata nel 1943 e gli sfollati" (24 luglio).

Poi il dibattito approfondirà temi come rapporto fra democrazia e migrazioni, minori non accompagnati e solidarietà.

Per l'occasione alcuni immigrati racconteranno la loro testimonianza a "Migrazioni e Mediterraneo", rivelando quella che è la realtà legata a chi è costretto a scegliere fra la morte certa e una minima speranza di salvezza.

La musica sarà curata da Andrea Andrillo.

CONCORSO FOTOGRAFICO - Quest'anno l'evento debutta con un primo concorso fotografico in collaborazione con l'associazione Fotografi della Sardegna. Ci saranno 50 appassionati che porteranno le immagini della città e del Festival in giro per il web e il mondo.

I PROTAGONISTI - In piazza Municipio ci sarà chi a Tunisi ha riscritto la costituzione come: Radhia Nasraoui (avvocato fondatrice dell'associazione contro le torture), Gianni Andrea Deligia (ex funzionario dell'Onu), Marc Arno Hartwig, della Commissione europea per la Migrazione in Italia e Grecia.

Prenderanno parte alla manifestazione l'avvocato Mauro Sollai e il giornalista Ottavio Olita.

Racconteranno invece la propria storia: la Guardia costiera, Anna Cau (procuratore della Repubblica al Tribunale dei minori di Cagliari), Anna Melis (Cooperativa sociale La vela Blu), don Ettore Cannavera, (Comunità La Collina), Mimmia Fresi (Cooperativa Il Seme), Giovanna Grillo (Casa Emmaus).

"Vale la pena passare tre sere a Iglesias - dichiara l'assessore alla Cultura Simone Franceschi - e riflettere su queste tematiche".

Per il direttore scientifico Giampaolo Manca "Iglesias sarà un centro di cultura e storia internazionale proprio dove l'opinione pubblica si confronta con la possibile apertura del Cpr".
© Riproduzione riservata