Una mostra personale dell'artista argentino Pablo Betti per raccontare la lievità e il ritmo dei segni, la forza dell'arte e degli esercizi grafici in punta di pennello in rapporto alle bellezze della natura.

È quanto propone The Ab Factory, galleria cagliaritana, nella rassegna "Temperantia".

Le opere in mostra - poco meno di trenta pezzi, fra tempere e acrilico su carta, a cui si aggiungono due tele - sono state prodotte specificatamente per l'occasione e sono nate proprio negli spazi della galleria, dove Betti ha stabilito il suo laboratorio per qualche mese (un video in sala ne racconta l'esperienza mediante un time-lapse). Tutte le pitture sono accomunate da un equilibrio cromatico denso, che lascia intuire il tempo dilatato con cui il pennello si è mosso sul supporto. La ricerca di Betti è quindi sostanzialmente formale e si propone di indagare il rapporto fra luce e colore, attraverso l'esercizio di misura e pazienza che accompagna la resa delle sfumature e dei passaggi di tinta.

Mancano totalmente i rimandi alle forme del reale e non è possibile intravvedere alcun riferimento figurativo. Anche quando il dialogo fra sfondo e disegno in superficie sembrerebbe restituire una suggestione dei materiali, come le venature del marmo, o del mondo naturale, come le costellazioni chiare su stemperato fondo grigio-nero, il visitatore che guarda l'opera dovrà rinunciare a cercare la mimesi. Si scoprirà che quella che pareva pietra è un attento esercizio grafico, e il cielo stellato è frutto dell'insinuarsi irregolare del colore nella porosità della carta.

Ai pezzi unici si aggiunge una serie di serigrafie di piccolo formato, in cui i colori si fanno più accesi e saturi.

Affiancando questi lavori alle pitture, la galleria conferma il suo impegno primario nella formazione del piccolo collezionismo. La mostra è visitabile fino al 30 giugno.

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