Creatrici innovative, fragili e forti insieme, le sorelle Albina e Giuseppina Coroneo sono state mosse da pura passione, estro, desiderio, nel dare anima e corpo ad un’esperienza artistica unica nel suo genere.

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Coroneo Cagliari: una firma, un marchio, parole che racchiudono un solido legame, che mai verrà meno, fra due sorelle accomunate da talento e passione per l’arte.

I PRIMI ANNI - Albina e Giuseppina Coroneo nascono a Cagliari rispettivamente nel 1896 e nel 1898, primogenita e secondogenita di una famiglia mediamente agiata. Sin da piccole si avventurano nel retrobottega del piccolo emporio del padre commerciante. In quella stanzetta tante bambole ferite aspettano di essere curate, ed è lì che con gli scampoli e i materiali avanzati Albina e Giuseppina incominciano a creare.

Crescono con una mentalità libera e indipendente, vanno a scuola e si diplomano, fatto non consueto all’epoca.

Una delle opere realizzate dalle sorelle
Una delle opere realizzate dalle sorelle
Una delle opere realizzate dalle sorelle

CREATIVITÀ E PASSIONE - La vera passione per entrambe ruota tuttavia attorno all’arte e al disegno: Albina prepara figurini per le riviste di moda dell'epoca, Giuseppina illustra alcune novelle. Ma le creazioni individuali sono sporadiche: la maggior parte delle volte alle dita delicate ed estrose di Giuseppina si aggiungono quelle di Albina, solide e precise.

Giuseppina scrive anche poesie, è geniale e originale; Albina è ricamatrice, più riflessiva, sta attenta a ogni dettaglio. La loro è una sorellanza speciale, che nell’arte trova la sua più naturale complementarietà ed espressione: vivranno sempre insieme, l'una per l'altra in una comunione totale.

Dalla casa di Casteddu e susu, nell'antico rione Castello, si spostano poi nel pittoresco quartiere Marina, in via Bayle, mentre continuamente il pannolenci si trasforma e poveri materiali si modellano in pupazzi.

Uno dei curiosi pupazzi
Uno dei curiosi pupazzi
Uno dei curiosi pupazzi

LE ESPOSIZIONI - Decidono, nel 1929, di partecipare alla rassegna dedicata all'artigianato “Primavera Sarda”, allestita a Cagliari. Un debutto in grande stile. Il loro stand riscuote un immediato successo e subito arrivano i plausi dalla critica.

Il giornalista Nicola Valle della rivista Mediterranea è uno dei primi che le intervista: le descrive come gentili e oscure, riservate ed enigmatiche.

Avvolte nell'Art Decò, che con le sue influenze artistiche aveva attraversato il mare, ritraggono nei loro piccoli quadri donne sbarazzine che indossano il costume della tradizione con grazia e freschezza, in un modo nuovo, mai visto. I dettagli sono linee semplici frutto di sovrapposizioni: carta da parati, passamaneria, pizzo, accenti di china. La tecnica del collage è la stessa di Edina Altara a cui si aggiunge un particolare inedito: il ricamo. Col filo tingono le bocche di rossetto, colorano le guance di rosa, contornano sopracciglia.

Reticenti nell'esporre le loro creazioni, perché significava venderle e perderle per sempre, non si considerano artiste, ma per loro stessa definizione “modeste artefici d'ago e carte colorate”.

Suggestiva realizzazione con il pannolenci
Suggestiva realizzazione con il pannolenci
Suggestiva realizzazione con il pannolenci

La loro arte spontanea e innovativa, però, è sempre di più oggetto di attenzione.

Partecipano alla Triennale di Milano del 1940, dedicata alle arti decorative. Protette dal vetro di uno scrigno bacheca, le opere delle artiste cagliaritane destano emozione, e in tanti si fermavano davanti a quelle minute rappresentazioni non più alte di 20 centimetri.

LA GUERRA E GLI ULTIMI ANNI - Con i terribili bombardamenti a Cagliari della Seconda Guerra cessa anche la creatività delle sorelle Coroneo: quell’incantesimo che dava vita a piccoli capolavori si spezza per sempre.

Giuseppina muore nel 1978, a 82 anni; Albina scompare invece nel 1994, a 96 anni.

La loro opera lascerà comunque il segno in numerosi critici e amanti dell’arte, fra cui Vittorio Sgarbi che nel 1996 cura l’allestimento, al Palazzo Civico di Cagliari, della prima grande retrospettiva sul lavoro e la creatività delle sorelle Coroneo.

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