Nereide Rudas è stata la prima donna, in Italia, a fondare e dirigere, nel 1978, una clinica psichiatrica. Dopo di lei, bisognerà aspettare oltre vent'anni perché una donna sia di nuovo chiamata a ricoprire questo incarico.

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Nata a Macomer nel 1925, Nereide Rudas è stata una profonda conoscitrice dell’animo umano e della propria terra, un autentico perno della cultura isolana. Portava il nome della nonna materna, Nereide Tibi, giovane macomerese che, intorno al 1895, fece innamorare l’imprenditore di origini ebree Gustavo Salmon.

La Rudas, orfana di padre a soli quattro anni, viene cresciuta dai nonni materni in un ambiente moderno e stimolante: il nonno è una grande amane dell’arte e mecenate.

GLI STUDI - Nel 1942 conclude gli studi classici e si iscrive alla Facoltà di Medicina. Sarà la prima occasione in cui si trova a fare i conti con l’assoluto predominio maschile nel campo sanitario, ma questa diversità non la ferma, così come le avversità della vita: sposa a soli 19 anni, rimane presto vedova con un figlio da crescere. Si laurea e poi si specializza in Neurologia e Psichiatria all’Università di Bologna, ottenendo poi le libere docenze in Psichiatria generale e Psichiatria forense.

La psichiatra in un celebre ritratto fotografico
La psichiatra in un celebre ritratto fotografico
La psichiatra in un celebre ritratto fotografico

LE NOMINE - È del 1970 la nomina presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fenomeni della criminalità in Sardegna. Tre anni dopo, nel 1975, entra a far parte di un gruppo di ricerca internazionale che coinvolge anche la California e il Giappone.

Dopo le esperienze fuori dall’Isola torna a Cagliari, dove è dapprima titolare dell’insegnamento di Psicologia e poi di Antropologia criminale all’Università. Nel 1978 ottiene la cattedra di Psichiatria, prima donna in Italia a ricoprire questo incarico e con un successo talmente grande da costringere l’ateneo cagliaritano a organizzare dei turni per permettere a tutti gli interessati di seguire le sue lezioni.

La Rudas come psichiatra è convinta che ciascun malato sia un universo a sé, di cui occorre dapprima comprendere la storia. Si batterà fermamente perché l’assistenza psichiatrica e la tutela della salute mentale diventino priorità nell’Agenda della politica sanitaria regionale e nazionale. In questo senso, proprio ne 1978 riesce ad ottenere la costituzione a Cagliari di una Clinica psichiatrica. Sarà lei stessa a fondarla e poi dirigerla, insieme alla Scuola di Specializzazione in Psichiatria.

È grazie al suo operato che nel 1982 Cagliari diviene sede del XXXV Congresso nazionale di Psichiatria, di cui lei stessa è promotrice, organizzatrice e presidente. Nel 1987 fonda a Milano la Società italiana di Psichiatria forense. Diviene quindi parte, unica donna, del direttivo della Società italiana di Psichiatria, ricoprendone poi anche l’incarico di vice presidente.

I RICONOSCIMENTI - Nel 1993 rappresenta l’intera psichiatria europea al Congresso mondiale di Rio de Janeiro ed è premiata con l’alta onorificenza dell’American Academy of Psychiatry and the Law, l’accademia forense americana. Le sue ricerche rivolte ad una valorizzazione del patrimonio sardo le varranno invece, nel 1997, la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica con la pubblicazione "L’isola dei coralli", saggio che affronta i grandi della letteratura dell’Isola.

LA SCOMPARSA - La scomparsa è del 19 maggio 2017, e con lei se ne va una donna che con tenacia e determinazione ha dedicato un’intera vita alla medicina e alla ricerca. E non solo: una donna che, nei limiti del suo tempo, ha provato a studiare e comprendere le straordinarie donne dell’Isola, anche in qualità di presidente dell’Unione Donne sarde.

Qui la lunga intervista che Nereide Rudas rilasciò a L’Unione Sarda nel febbraio 2016.

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