Terra con un contenuto di argilla inferiore al 70%, sabbia, paglia e acqua. L'eterna ricetta delle costruzioni in terra cruda sta ritrovando oggi grande applicazione anche grazie alla valorizzazione della bioedilizia, come ha avuto modo di spiegare ieri Maddalena Achenza, docente della facoltà di Ingegneria di Cagliari, durante l'iniziativa "A lezione di Terra Cruda" promossa a Musei dal comune e dall'Associazione Nazionale della Terra Cruda.

In mattinata la teoria, nel pomeriggio la realizzazione pratica: apprese le nozioni i ragazzi delle classi 3°, 4, e 5° dei licei Classico e Scientifico di Iglesias hanno realizzato una cinquantina di mattoni in "ladiri" con la supervisione dell'esperto Giovanni Portas.

Mattoni che insieme ad altri andranno a comporre l'11 maggio un forno a legna pubblico che sarà installato al parco Etfas.

La lunga giornata si è conclusa con visita e spiegazioni a su "Cungiau de Omu", uno degli stabili in terra cruda più grandi dell'isola. Appartenuta alla famiglia Asquer, fino agli anni '30 del secolo scorso era una delle prime stalle per buoi da tiro dell'isola, oggi è di proprietà di Giovanni Portas che pazientemente cerca di restaurarlo con le stesse tecniche di una volta.
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