Due giornate per promuovere la sopravvivenza dei piccoli centri della Sardegna. Al fianco dei paesi a rischio spopolamento scende in campo la fondazione Maria Carta con "Freemmos", l'evento, presentato oggi all'assessorato degli Enti Locali, che farà tappa il 25 aprile a Monteleone Rocca Doria e il 14 maggio a Baradili (il comune più piccolo dell'Isola con i suoi 82 abitanti) con dibattiti, eventi culinari, giochi e concerti.

"L'idea, d'intesa con le amministrazioni locali guidate dai sindaci Antonello Masala e Lino Zedda, è di creare una giornata di intensa attività culturale - dicono gli organizzatori - e riflessione per ribadire il diritto e la necessità di non far morire questi presidi della sardità".

Leonardo Marras, presidente della Fondazione, mette avanti le mani: "Intendiamoci, non vogliamo di certo risolvere un problema così importante in due giorni, ma pensiamo sia importante puntare i riflettori su realtà identitarie e storiche inestimabili della nostra terra. Da proteggere e promuovere".

Da sottolineare la partecipazione di numerosi artisti isolani e internazionali, dimostratisi subito entusiasti di appoggiare la manifestazione. Tra questi Cordas et Cannas, Cuncordu e tenore di Orosei, Tazenda, Francesco Piu, l'ensemble di arpe Clarsech, Piero Marras, Mariano Melis, Mamuthones della Pro Loco di Mamoiada, Fantafolk, Gravity Sixty, Bertas, Tressardi, Menhir, Collage, Coro di Usini, Olbia Folk Ensemble, Train To Roots, coro Maria Carta scuola media P.Tola di Sassari.

Significativa sarà la partecipazione di due ospiti internazionali: il suonatore di organetto basco Kepa Junkera e la formazione corsa "A Cumpagnia" guidata da Jerome Casalonga.
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