Con un'eccellente ricerca da 110 e lode sulla vita dei gamberi rossi nei mari sardi, Cinzia Podda, neodottoressa magistrale in Biologia marina all'Università di Cagliari, ha conquistato il secondo posto al Premio Majorca 2017.

IL PREMIO - Si tratta di un importante riconoscimento internazionale che rende omaggio a Enzo Majorca e alla figlia Rossana, campioni mondiali nell'immersione in apnea, scomparsi rispettivamente nel 2016 e nel 2005.

Un concorso tutto al femminile, che ha l'obiettivo di promuovere nelle giovani donne l'avanzamento delle conoscenze e della ricerca nell'ambito della biologia marina e nella salvaguardia del mare.

Quest'anno vi hanno preso parte studentesse di tutta Italia, laureate (alla specialistica) in Scienze biologiche, Scienze naturali e che hanno discusso una tesi sull'ecosistema marino.

La consegna dei premi si è svolta nei giorni scorsi a Bologna, durante l’Eudi Show, la più importante manifestazione espositiva europea riservata all'universo della subacquea.

LO STUDIO DI RICERCA - Intitolata "Interazione tra fattori ambientali e distribuzione spazio-temporale: modellizzazione applicata agli Aristeidi mediterranei", la tesi, discussa a Cagliari con i ricercatori del dipartimento di Scienze della Vita e dell'ambiente Serenella Cabiddu e Andrea Sabatini, ha permesso di individuare le zone di distribuzione dei gamberi rossi profondi Aristeus antennatus (gambero imperiale) e Aristaeomorpha foliacea (gambero rosso).

Lavoro reso possibile mediante l'utilizzo di tecniche geo-statistiche.

I RISULTATI - I due tipi di crostacei hanno presentato una distribuzione continua, con abbondanze variabili sia su scala specie-specifica che geografica, nonostante la grande variabilità raffrontata nella loro distribuzione; legata quest'ultima ai fattori ambientali e locali del mare di Sardegna.

La presenza del gambero imperiale è risultata più ampia a profondità superiori e in acque leggermente più fredde e meno salate rispetto al gambero rosso.
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