I rinvenimenti archeologici ricevono la certificazione ufficiale del Dna: l'isola era già abitata almeno 10.000 anni fa.

Lo testimonia una ricerca sul genoma mitocondriale che le donne sarde hanno trasmesso di generazione in generazione sino ai giorni nostri.

Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Molecular Biology and Evolution (MBE), condotto da un team internazionale di ricercatori coordinato da Francesco Cucca, professore di Genetica Medica dell'Università di Sassari e direttore dell'Istituto di ricerca Genetica e Biomedica (IRGB) del CNR e da Antonio Torroni professore di Genetica dell'Università di Pavia.

E' stato esaminato un campione di Sna mitocondriale di 3.491 sardi moderni, rappresentativi di tutte le province dell'isola, e di 21 sardi preistorici, estratti da alcuni siti archeologici datati da 4 a 6 mila anni fa.

L'unicità del Dna sardo, che è stato meno diluito rispetto a quello delle altre popolazioni europee, aiuta anche a capire i flussi migratori nel Mesolitico.
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