Tra le altre iniziative, Ezio Maria Romano ha fondato il Ciscal, Centro Italiano Selezione Cani Anti Lupo, nato per l'esigenza di creare cani da pastore idonei a custodire il bestiame dai predatori. «Molti cani da pastore», spiega Romano «hanno ormai perso gran parte del loro primordiale istinto di proteggere il bestiame ciò che gli viene assegnato in custodia. Per ovviare a questo, il Ciscal svolge ormai da anni la sua attività in collaborazione con gli allevatori, selezionando i soggetti che si manifestano più protettivi nei confronti del bestiame e il meno possibile aggressivi nei confronti delle persone che si dovessero inavvertitamente avvicinare al bestiame che pascola».

Dove trovano impiego questi cani?

«In tutte le zone d'Italia dove è ritornato a farsi sentire il lupo e l'orso, causando ingenti danni agli allevatori che, dalla primavera all'autunno, portano il bestiame in alpeggio. Un buon branco di cani anti lupo è la miglior soluzione per poter contrastare il predatore».

In Sardegna i pastori lamentano spesso aggressioni alle pecore da parte di volpi, cinghiali e cani randagi. I cani anti lupo sarebbero efficaci per prevenire questi attacchi?

«Certamente sì, poiché i cani anti lupo possiedono un carattere molto più forte di altri cani, tanto da riuscire, se ben assortiti e gestiti, a tenere a distanza lupi e orsi, ben più pericolosi per gli allevatori di volpi, cani randagi e cinghiali. Il solo fatto che, sempre più frequente, i cani randagi si dimostrino impavidi nei confronti dei cani che proteggono il bestiame, nonostante appartengano alle varie razze oggi selezionate e pubblicizzate sui media come idonee alla guardiania, è la dimostrazione della perdita nella genetica di importanti qualità caratteriali». (iv. p.)
© Riproduzione riservata