Capacità di ascolto e dialogo, lotta contro l’indifferenza e la disparità sociale. Sono alcuni dei motivi per cui «il mondo oggi avrebbe bisogno di Antonio Gramsci, filosofo e pedagogista, storico e storiografo, giornalista e scrittore impareggiabile, teorico della lingua e della letteratura e scienziato politico», di cui ricorrono gli 80 anni dalla morte. Lo ha sostenuto ieri mattina, in occasione del convegno che si è svolto nell’aula del Consiglio regionale, il presidente dell’assemblea sarda Gianfranco Ganau. C’era anche una rappresentanza di studenti del Liceo classico cagliaritano Dettori ad ascoltare le parole («dobbiamo continuare a studiare il pensiero dell’intellettuale e a rivendicarne l’importanza») con cui il rappresentante istituzionale ha introdotto le relazioni dei docenti delle università sarde Aldo Accardo (organizzatore dell’evento), Mauro Pala e Aldo Maria Morace.

Il convegno era tappa dell’Anno gramsciano istituito dalla Regione.
© Riproduzione riservata