È un progetto che ha avuto una gestazione lunga oltre dieci anni. Firmato dalle registe Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, “Lunàdigas” è stato prima webdoc, contenitore multimediale entro cui far confluire una ricerca che, pur usando il linguaggio proprio della cinematografia, sembra ispirato dai metodi dell'antropologia. Oggi quel lavoro è diventato un film. Lunedì prossimo (due proiezioni, una alle 19.15, l’altra alle 21 e 30) arriva in anteprima al Cinema Odissea di Cagliari. Alla presentazione ufficiale del lavoro parteciperanno anche le due autrici.

Lunàdigas è una parola quasi magica che esorcizza i tanti pregiudizi con cui si guardano le donne che scelgono di non essere madri. Presa in prestito dal sardo e dal linguaggio dei pastori, che se ne servono per indicare le pecore che non figliano nonostante siano fertili, è sintesi delle storie di tantissime donne. Delle stesse registe, per esempio.

Tra le testimonianze di persone note c’è persino quella di Maria Lai, intervistata per la prima volta nel 1998. Non c’è gravità nella narrazione, ma un senso di leggerezza che deriva dalla libertà di rompere un sacro tabù, di smantellare l'idea che non procreare sia quasi contronatura.

Il film, prodotto da Pierrot e la rosa, è distribuito da Kiné. Sardegna film commission collabora alla promozione. Il lavoro è sostenuto dalla Regione. La proiezione è organizzata con la collaborazione dell’Associazione Lunàdigas e di Carovana SMI.

Dopo Cagliari, il film andrà subito a Torino e Pisa, inizio di un viaggio che vorrebbe approdare anche a circuiti internazionali.

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