Ad Antarcticland la guerra per la successione al trono dura da qualche anno. Ora la disputa sullo Stato fantasma al Polo Sud è sfociata formalmente in un'inchiesta penale. Il pm Andrea Massidda, che ha ricevuto la denuncia di uno degli aspiranti principi, il cagliaritano Eugenio Lai, classe 1946, perito grafologico insignito (non si sa quando e come) del titolo di Cavaliere del ghiaccio - il sedicente Ordine che rivendica il possesso del Principato - ha infatti aperto il fascicolo ma ha già deciso di trasmettere gli atti alla Procura di Verona.

In Veneto risiede infatti il principe "usurpatore", Rolando Righetti, accusato da Lai di aver rubato durante un blitz a Panama tutti i documenti ufficiali di Antarcticland, dai passaporti, ai sigilli di Stato, dalle patenti internazionali alle copie dei documenti originali spediti all'Onu nel 2007 per ottenere il riconoscimento internazionale.

A fondare lo Stato di Antarcticland è stato Giovanni Caporaso Gottlieb, 52enne originario di Terni che sostiene di essere discendente diretto dell'ammiraglio russo a cui nel 1821 lo Zar Alessandro I cedette il possesso di quella distesa di ghiaccio appena scoperta. Ma dietro la romanzesca vicenda di nobili ordini cavallereschi che rivendicano terre remote di cui sarebbero stati per secoli i paladini segreti, potrebbe però esserci altro. Che Antarcticland sia l'ennesimo tentativo di creare un finto Paese in cui i ricchi di mezzo mondo possano mettere al sicuro i propri tesori? Cosa che avverrebbe se, appunto, le Nazioni Unite dovessero mai riconoscere ufficialmente Antarcticland come entità statuale. Soprattutto, nel suo sconfinato territorio - dove la temperatura massima in estate è di 25 gradi sotto zero - si stima ci siano enormi giacimenti di gas, petrolio e altre materie prime. Che sia uno dei motivi del contendere?

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