"Il crollo ulteriore del numero degli occupati e l'aumento del tasso di disoccupazione al 14,6% in Sardegna, secondo i dati Istat, purtroppo non stupisce, non è una sorpresa, e conferma quanto la manifestazione Cgil, Cisl e Uil di una settimana fa ha denunciato in modo chiaro". Lo ha detto il segretario della Cisl, Mario Medde, secondo il quale è ora urgente un Piano straordinario per il lavoro. 'Non serve più constatare il tracollo dell'economia e la crisi occupazionale - ha sottolineato Medde - si tratta invece di adottare subito un Piano straordinario in grado di dare risposte immediate ai giovani disoccupati e ai lavoratori espulsi dalle attività produttive e, inoltre, di promuovere gli investimenti indispensabili a una nuova fase di crescita economica e sociale. Una politica regionale e nazionale che non si arrende alla crisi, cosa che invece accade con i tagli lineari alla spesa pubblica e con la riduzione del potere d'acquisto di salari e pensioni, soprattutto attraverso misure recessive che condannano le famiglie a indebitarsi. I dati sulla Sardegna confermano l'urgenza di una svolta che deve portare uno Stato sempre più invasivo a riconoscere all'isola la revisione del Patto di stabilità, il riconoscimento dello status di insularità e le risorse necessarie a recuperare il divario infrastrutturale. La situazione della Sardegna è drammatica ed il crollo del lavoro è un segnale sempre più preoccupante, che dovrebbe spinger la politica sarda e nazionale a maggiore efficienza ed efficacia e a ridare al lavoro la centralità che merita".
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