Anche Bill Mannarelli, guardiano dell'ortodossia inviato dalla Uefa, ha dato il suo via libera. Il nuovo progetto della Karalis Arena, presentato ieri a Roma (nella sede della Figc di via Po) dal team coordinato dall'architetto di origine cagliaritana Jaime Manca di Villahermosa (ne fanno parte anche l'ingegnere Andrea Imbrenda e l'architetto Lorenza Capezzato), risponde praticamente a tutti i severissimi requisiti stabiliti dalla Federazione continentale per l'edizione 2016 degli Europei di calcio. Una rassegna che la Figc vuole organizzare, costi quel che costi.

I PROGETTISTI «Abbiamo cambiato la precedente versione per venire incontro alle nuove esigenze rappresentateci dai tecnici Uefa - racconta l'architetto Manca - anzitutto abbiamo portato la capienza da 25 a 30 mila posti e anche la zona hospitality è stata adeguata ai nuovi parametri». Uno sforzo di non poco conto per la società rossoblù, «considerato anche che non abbiamo la certezza di essere noi a poter costruire il nuovo impianto che sorgerà sulle ceneri dello stadio Sant'Elia», fa notare Marcello Vasapollo, che ieri ha rappresentato il Cagliari calcio al tavolo romano. Dal capo di gabinetto del sindaco, Francesco Cicero, nel corso della stessa riunione non sono arrivate novità sull'iter di assegnazione del diritto di superficie: «Per ora resta valida la delibera della Giunta, che fissa una gara pubblica per l'assegnazione - ha detto - anche se dobbiamo giocoforza attendere le risultanze delle modifiche legislative in atto».

LA NUOVA LEGGE Il riferimento è al testo in discussione in Parlamento, che dovrebbe essere approvato entro la metà del mese di gennaio: il testo votato all'unanimità dalla commissione Sport ipotizza anche la possibilità di un affido diretto degli stadi, oggi di proprietà dei Comuni, alle società sportive che li utilizzano. Un discorso comunque prematuro, visto che fino all'approvazione del provvedimento resta in vigore l'attuale normativa.

LA CARATTERISTICHE Il nuovo elaborato prevede 33 mila posti a sedere (capienza netta di 30 mila), a fronte dei 25 mila della prima versione, mentre stadio e servizi annessi occuperanno solo 7,5 degli attuali 12 ettari. Gli altri 4,5 resteranno nella disponibilità del Comune. La struttura sarà metallica, mentre i gradoni verranno realizzati in cemento prefabbricato precompresso, la copertura in teflon traslucido, con 4 velari distinti per i 4 settori dello stadio, anche per favorire la ventilazione naturale e consentire al tappeto erboso di “respirare”. Previsti anche cinque sky box (palchetti privati da prendere in affitto per tutta la stagione), mentre il budget di spesa è di trenta milioni di euro.
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