"Da un ministro dell'Interno ci si aspettano non pacche sulle spalle e parole di circostanza ma decisioni chiare, immediate e inequivocabili. Non pensi Alfano di fare una passerella blindata perché la Sardegna non ne ha bisogno", lo ha detto il deputato di Unidos Mauro Pili nel giorno il cui arriva nell'Isola il ministro Angelino Alfano.

Secondo Pili "l'emergenza sicurezza dei Sindaci non la si affronta con scorte e tutele sporadiche, serve un chiaro esame del contesto sociale e risposte che alleggeriscano alla radice le pressioni contro i Sindaci e gli amministratori. Se lo Stato continuerà a scaricare sulle autonomie locali tutta la sua incapacità e ingordigia divoratrice è evidente che non basteranno scorte e telecamere per contrastare fenomeni di degrado e sicurezza sociale. Serve prevenzione, servono risposte economiche, giustizia sociale altrimenti il rischio è quello di risposte parziali ed inutili. A questo si aggiunge una pressione fiscale che sottopone sempre di più i Sindaci a tensioni di ogni genere alle quali si aggiunge la crisi occupazionale che attraversa l'isola".

"Per questa ragione stamane - ha annunciato Pili - ho trasmesso al ministro dell'Interno un atto di sindacato ispettivo con il quale si ripropongono al suo dicastero questioni serie e rilevanti che non possono e non devono essere sottaciute". In sintesi le questioni poste all'attenzione del ministro riguardano il no ai mafiosi carcerati in Sardegna; il no all'utilizzo degli agenti in assetto antisommossa contro le famiglie quando si devono sgomberare case vendute all'asta; lo stop agli sprechi sull'immigrazione con volo charter. Ma anche la richiesta di "non chiudere i presidi di Polizia".
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