"Sentitevi a casa vostra, a vostro agio, siate i benvenuti". Con queste parole l'Arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, ha accolto ieri mattina gli immigrati presenti nel territorio nell'Aula Magna del Seminario Arcivescovile. "Gli immigrati sono una risorsa dal punto di vista umano, economico, e demografico - ha detto -. Imparate a conoscere, apprezzare, confrontarvi, senza dimenticare che il vivere sociale è fatto di doveri e diritti".

Organizzato dalla Caritas diocesana, in collaborazione con il Csv Sardegna Solidale, l'incontro, dal titolo 'E' Natalè, ha riunito una numerosa rappresentanza degli oltre 14 mila immigrati che vivono nel cagliaritano, circa 43 mila in tutta la Sardegna. "La giornata di oggi vuole sottolineare l'importanza di valori quali amicizia e condivisione. Cagliari in tal senso è un laboratorio positivo di accoglienza e fraternità", ha affermato Marco Lai, direttore della Caritas. L'iniziativa si concluderà a tarda mattinata con un momento di festa, con balli, canti e buffet. Durante la giornata ha preso la parola un rappresentante di ogni nazionalità presente. Triki Mehrez, imam di Cagliari, ha rilanciato la richiesta di una moschea al centro di Cagliari. "Uno spazio adeguato che possa accogliere i fedeli, per non essere costretti a pregare all'aperto anche sotto il sole e la pioggia. Quello a nostra disposizione non è sufficiente come spazio". ha affermato. "Cagliari é sempre stata una città accogliente, ma c'è il rischio - ha avvertito Ihab Rizk Soliman, operatore culturale egiziano - che la crisi economica e il disagio sociale possano far nascere sentimenti razzisti, per questo sono importanti i momenti di condivisione".
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