Nuovo orario ferroviario e taglio delle risorse: così in Sardegna, da domenica 14 dicembre, va in scena la riduzione delle corse dei treni. Alcune tratte sono state soppresse creando enormi disagi ai sardi. "A causa di un taglio del 5 per cento dei fondi stanziati dalla Regione, circa due milioni e mezzo di euro", spiega Michele Vacca, referente Sud Sardegna dell'Utp, associazione Utenti Trasporto Pubblico, "molte corse sono state soppresse. In estate i disagi saranno ancora maggiori perché ulteriori treni verranno soppressi dal 12 giugno con un prevedibile danno anche al turismo". Per l'associazione si tratta di un brusco passo indietro: "Da giugno, quando la giunta Pigliaru aveva attivato l’orario cadenzato, con treni che partono sempre allo stesso minuto di ogni ora sulla linea Cagliari-Oristano, il servizio dei trasporti pubblici era migliorato e sempre più persone stavano usando il treno anziché l'auto per recarsi al lavoro o aeroporto di Elmas. Il minor traffico dava benefici in termini di tutela dell’ambiente, di qualità della vita e di incidentalità: da metà giugno c'era stata una riduzione degli incidenti nel Campidano e una riduzione della mortalità di ben 10 persone rispetto allo stesso periodo del 2013. Ora si inverte la rotta e le conseguenze potrebbero essere molto negative".

Diverse le perplessità: un solo treno per la tratta Cagliari-Sassari, la mancata attivazione del servizio metropolitano Cagliari-Decimo, la mancata immissione in servizio dei nuovi autotreni Pendolino, il biglietto unico tra Trenitalia, Ctm ed Arst ancora sulla carta. "I problemi sono numerose", evidenzia Michele Vacca. "Attualmente, tra la partenza da Cagliari per Sassari delle 6,22 e la successiva delle 12,22 mancano i collegamenti ferroviari per ben sei ore. Dopo le 20,35 verso Oristano e dopo le 20,45 verso l'iglesiente, non esistono treni in partenza da Cagliari: eppure ogni giorno tante persone finiscono di lavorare più tardi, altre passano la serata in città o arrivano all’aeroporto, e ovviamente sono costrette a muoversi in auto. Un maggior numero di treni al posto degli autobus soddisferebbe le richieste di tanti residenti e turisti".
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