I lavoratori, sostenuti dal sindacato unitario Cgil, Cisl e Uil, come in tutte le Province d'Italia, vivono l'incertezza sul loro futuro dopo l'abolizione delle Province elettive e protestano contro l'incertezza sul riordino delle competenze. "L'emendamento alla legge di stabilità con il taglio dei trasferimenti è una spada di Damocle - hanno detto Sandro Fronteddu e Giorgio Mustaro di Cgil e Cisl - significa che sarà complicato pagare gli stipendi, mentre parlare di esercizi e di funzioni è pura fantasia." Da più parti si parla di migliaia di esuberi, ma dalla politica non trapela niente. "In Sardegna poi - sottolineano i sindacalisti - il disegno di legge che ridisegna le autonomie locali è ancora in alto mare. Oggi abbiamo messo in atto una occupazione simbolica, strutturata in forma di assemblea ma per i prossimi giorni cercheremo di mettere in atto altre forme di protesta per avere delle risposte sul futuro dei dipendenti". Il presidente della Provincia Costantino Tidu ha ribadito di condividere le ragioni della protesta e di essere al fianco dei lavoratori.
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