Dopo oltre due ore di arringa dell'avvocato Ferruccio Melis, ora la parola è passata all'altro difensore Mauro Massa. I due legali cercano di smontare l'impianto accusatorio del pm Maria Virginia Boi che a fine requisitoria aveva sollecitato la condanna a 27 anni. Quello che si sta celebrando in Corte d'Assise è il secondo processo nato dall'inchiesta per l'uccisione del titolare del nightclub di Domusnovas, sequestrato e ucciso con una fucilata alla testa nelle campagne di Sestu il 18 maggio 2011. Coraddu era stato l'unico dei cinque imputati ad aver scelto di andare a dibattimento, mentre il resto della presunta banda, guidata da Niveo Batzella, col nipote Gianfranco, Michele Piras ed Enrico Lecca, sono stati processati con l'abbreviato e condannati, il 15 aprile scorso. Niveo Batzella è stato condannato all'ergastolo, 18 anni per Gianfranco Batzella ed Enrico Lecca, e 16 anni a Michele Piras. Davanti al collegio presieduto da Claudio Gatti (a latere il giudice Ermengarda Ferrarese e la giuria popolare) hanno già parlato gli avvocati di parte civile Patrizio Rovelli e Maria Grazia Monni. Il 15 gennaio ancora la parola ai difensori, poi il 27 repliche e sentenza.
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