Il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria, Gianfranco De Gesu, e il rettore Giovanni Melis hanno firmato un protocollo d'intesa per promuovere l'istruzione universitaria dei detenuti. L'intesa, presentata questa mattina nella sede del Rettorato da Melis e De Gesu, prevede l'organizzazione di attività didattiche, di orientamento e consulenza e di tutorato, anche utilizzando metodologie e tecniche di insegnamento a distanza. "Un'intesa - ha detto De Gesu - già sperimentata nel nord Sardegna. A Tempio abbiamo ventidue iscritti, ad Alghero sette". L'impegno negli studi è importante anche ai fini della valutazione della concessione di misure alternative. "Un servizio al territorio - ha detto Melis - destinato a favorire maggiore integrazione". Destinatari delle attività formative sono tutti i detenuti, italiani e stranieri, compresi quelli appartenenti al circuito dell'alta sicurezza o 41 bis, degli istituti penitenziari di Uta, Iglesias, Lanusei e Oristano Massama, che intendano immatricolarsi o siano già iscritti. I dipartimenti creeranno pool di docenti e tutor disponibili a collaborare all'iniziativa. Il Provveditorato si impegna a trasferire i detenuti-studenti di media sicurezza nelle sedi indicate, mentre i detenuti ad alta sicurezza o 41 bis che arriveranno, solo a Cagliari e Oristano, potranno frequentare i corsi unicamente in carcere. L'ateneo favorirà la partecipazione alla didattica anche attraverso modalità di insegnamento e di verifica della preparazione a distanza.
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