Rapine in stile arancia meccanica nella provincia di Cagliari. Violente e mirate: nel mirino ci finivano piccoli imprenditori, strutture da svaligiare - un ristorante e un supermercato - e specifiche abitazioni. In manette sono finiti Stefano Sanna, 40 anni, di Dolianova (il presunto organizzatore delle rapine, con precedenti), Giuseppe Loi, 38enne di Sinnai e Livio Manis, 56 anni, anche lui di Sinnai (entrambi incensurati).

BLITZ ALL'ALBA - I tre presunti componenti della banda di rapinatori sono stati arrestati all'alba dai carabinieri del Comando provinciale di Cagliari che hanno eseguito tre ordinanze (due a Sinnai e una a Dolianova) di custodia cautelare in carcere. Ai tre vengono contestati tre colpi, con pestaggio, messi a segno nel Cagliaritano nelle case delle vittime con un bottino finale di alcune decine di migliaia di euro. Altre due rapine sono state sventare dagli investigatori. I tre avevano infatti già programmato un colpo ai danni di un commerciante di Settimo San Pietro e un'altra rapina che nei piani dei rapinatori avrebbe dovuto svuotare le casse della Conad di Sinnai.

TRE COLPI MESSI A SEGNO - Tre, invece, i colpi per cui sono finiti in manette Sanna, Loi e Manis. Il 14 ottobre del 2013, nel mirino della banda è finita l'abitazione di una pensionata, a Sinnai, a cui sono stati sottratti duemila euro e armi (tre fucili, di proprietà del marito della donna). Il 28 luglio scorso invece, a Dolianova, i rapinatori sono entrati in un ristorante: il proprietario è stato pestato. L'11 agosto a Quartucciu (zona Simbirizzi) la banda ha cercato di rapinare il titolare di una ditta di autosoccorso.

OPERAZIONE "ARANCIA MECCANICA" - Durante l'operazione, ribattezzata Arancia Meccanica, sono state eseguite anche due perquisizioni a un indagato e a una persona sospettata di far parte della banda. All'alba, nelle campagne di Dolianova, è stato anche perquisito un ovile. In azione insieme ai carabinieri del nucleo investigativo i colleghi delle compagnie di Quartu e Dolianova, l'unità cinofila e i Cacciatori di Sardegna.

Gli inquirenti stanno indagando su altri tre colpi messi a segno nella zona con tecniche simili.
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