Walter Piludu ha annunciato che il suo viaggio lungo il percorso accidentato della malattia finirà il giorno in cui dovesse perdere l'ultimo alito della parola. «Perché ho deciso di legare alla voce il punto finale della mia vita? Anche se è molto flebile è ancora il legame con i miei affetti. E poi, senza poter parlare come potrò avvisare il mio badante che ho anche soltanto il prurito al naso?». Così - con un elenco ragionato delle difficoltà di un malato di Sla - si apre la lettera che Walter Piludu, 64 anni, già presidente della Provincia di Cagliari, ha scritto col suo computer a comandi oculari al Papa e «ai leader delle forze presenti in Parlamento» per richiamarli su un tema «personale e generale: quello del fine vita». Ha ricordato - in tempi in cui una proposta di legge fa la muffa alla Camera - che il tema dell'eutanasia non è legato alla disperazione, bensì alla libertà. «Devo poter decidere quando morire».

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Fabio Manca e Piera Serusi sull'Unione Sarda in edicola.
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