Cinquanta operai hanno stazionato davanti agli uffici per avere chiarimenti sulla lettera dell'azienda, la Itinera Spa, in cui si comunica l'imminente licenziamento dei lavoratori, previsto per il 30 novembre. I lavori della diga sono fermi da due anni e i dipendenti sono tutti in cassa integrazione straordinaria a causa di un contenzioso tra il Consorzio di bonifica e l'impresa che rivendica un aggiornamento dei prezzi - circa 19 milioni di euro - per interventi imprevisti, ma anche per i danni causati dall'alluvione del novembre 2013.

"Il sit-in di oggi ha avuto il senso di chiedere chiarimenti in merito alla comunicazione dei licenziamenti - spiega Enrico Cordeddu, segretario regionale della Fillea Cgil - Ci eravamo lasciati un mese fa dopo un incontro nella sede del Governo regionale a Cagliari, con l'impegno da parte della Regione a trovare un accordo tra le parti nella risoluzione del contenzioso, ora però ci è arrivata la doccia fredda".

Una delegazione di lavoratori della diga con i rappresentanti sindacali ha interloquito con i dirigenti del Consorzio di bonifica. "Ci tranquillizzano dicendoci che la Regione è ancora dell'avviso che si dovrà proporre un equo compenso all'azienda per via dei lavori imprevisti e per i danni dell'alluvione - sottolinea ancora Cordeddu - A questo punto chiederemo un incontro urgente all'impresa e uno alla Regione perché vengano revocati immediatamente i licenziamenti. Coinvolgeremo anche le istituzioni locali - annuncia il sindacalista - affinché si lotti per la salvezza di quest'opera strategica per la provincia e perché altri 50 lavoratori del territorio non vadano a finire per strada".
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