Il medico, Gavino Maieli, è stato sottoposto a un procedimento disciplinare da parte dei vertici dell'ospedale di Alzano Lombardo in cui lavora per aver commesso quello definisce un "atto di coraggio".

È stata una sua denuncia a portare la Procura di Bergamo ad aprire un'inchiesta in cui è presunta vittima un ragazzino autistico di 16 anni. Un paziente che durante il ricovero reparto psichiatrico dell'ospedale in cui tuttora lavora Maieli sarebbe stato "legato mani e piedi per 17 ore al giorno per una settimana intera, lasciato solo e chiuso a chiave dentro la sua stanza la notte del 6 agosto 2012, e sottoposto a contenzione notturna con cavigliere e una fascia addominale per prevenire eventuali atti aggressivi verso di sé e verso gli altri, dal 27 marzo al 22 agosto di quell'anno", come riportato in un dettagliato articolo pubblicato sul Corriere di Bergamo.

I dettagli della notizia oggi in edicola con L'Unione Sarda nell'articolo di Veronica Nedrini.
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