Il sindaco, un assessore e l'ex comandante dei vigili del Comune di San Teodoro sono stati rinviati a giudizio per "l'autovelox della discordia" che nell'estate 2012 aveva prodotto sulla Statale 131 Dcn migliaia di multe senza avere però le necessarie autorizzazioni per l'installazione.

Lo ha deciso il Gup di Tribunale di Nuoro, Mauro Pusceddu, su richiesta della Procura, nei confronti del primo cittadino di San Teodoro Tonino Meloni, dell'ex comandante dei vigili Francesco Asole e dell'assessore al Traffico Gianfranco Bacciu. L'accusa per i tre è di abuso d'ufficio per aver acconsentito l'installazione sulla Statale 131 Dcn (Nuoro-Olbia) di un autovelox senza le necessarie autorizzazioni. L'inchiesta era partita nell'ottobre 2012 a seguito della protesta di centinaia di automobilisti di ogni parte d'Italia, multati a raffica nei mesi estivi dello stesso anno. La vicenda era diventata in pochi giorni un caso nazionale ed era partita subito l'inchiesta della Procura di Nuoro: il primo atto fu il sequestro del sistema di rivelazione ritenuto illegale. Nel febbraio del 2013 l'allora comandante dei Vigili era stato sospeso dall'incarico. La sua posizione infatti è più grave rispetto a quella dei due amministratori che avevano dichiarato di essere all'oscuro dei contratti stipulati da Asole con due società che vendevano autovelox, così come entrambi gli amministratori si sono dichiarati all'oscuro dell'alto numero di multe. I contratti stipulati dall'ex comandante con le società venditrici non erano stati mai repertati negli uffici comunali.
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