Giovedì mattina, alla presenza del sottosegretario dell'Interno, Domenico Manzione, il prefetto di Vercelli, Salvatore Malfi, ha consegnato al sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, un assegno di 9.000 euro ricavato di una sottoscrizione in favore degli alluvionati, e circa 4.000 per l'Associazione Prospettiva Donna che si occupa in città di dare assistenza alle donne vittime di violenza. "Goccia dopo goccia arrivano fondi per gli alluvionati della nostra città - ha detto Giovannelli -. E' importante che non cali il sipario su quanto accaduto un anno fa, questo è l'ennesimo grido d'allarme che sto lanciando per quanto riguarda le opere di mitigazione del rischio idrogeologico che ancora sono da fare e per cui c'è bisogno di fondi e risorse". Un aiuto economico rivolto a chi ancora non ha ricevuto nulla e che verrà diviso in voucher. "Tu pensi di portare un dono, ma spesso ne ricevi uno più grande ed oggi è così per me", ha ammesso il prefetto Malfi, nel consegnare l'assegno al sindaco. "Questo è un'idea proveniente dal territorio di Vercelli, dove quest'anno ricorre il 30ennale dell'alluvione, che ha portato in Piemonte morti e distruzione. Da questo territorio è nata l'idea di donare i fondi raccolti durante una cena dove gli chef sono stati proprio i nostri concittadini originari della Sardegna". All'incontro, a cui ha preso parte anche il prefetto di Sassari, Salvatore Mulas, il sottosegretario Manzione ha ammesso che quelli consegnati oggi "sono fondi che esprimono la solidarietà di altri cittadini e altre comunità sempre colpiti da tragici eventi. La mia presenza è anche l'attestazione di un momento delicato", ha detto affermando però che si farà da portavoce verso il Governo "della richiesta del sindaco Giovannelli di allentare la morsa del Patto di Stabilità".

CAPPELLACCI - "I ministri e i sottosegretari vengano in Sardegna a portare i soldi ripetutamente promessi dal Governo all'indomani dell'alluvione del 2013 e mai arrivati". Così l'ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci (Fi), commenta l'arrivo ad Olbia del sottosegretario degli Interni Manzione per presenziare alla consegna di fondi raccolti con un'iniziativa di beneficenza tenutasi a Vercelli. "Le promesse dell'allora premier Letta - ricorda Cappellacci - e di tutti coloro i quali fecero la loro passerella nei giorni che seguirono la calamità sono lettera morta e sono rimaste tali anche dopo il passaggio del testimone al presidente Renzi. Così come sono rimaste inascoltate le voci dei sindaci che ad un ministro, che rimproverava la mancata spesa dei fondi contro il rischio idrogeologico, fecero presente che quelle risorse erano bloccate dal patto di stabilità, cioè, in parole povere, dal suo stesso Governo". "Non si comprende - aggiunge l'ex governatore sardo - come i soldi di Roma siano sempre pochi quando si parla della Sardegna, ma quando invece si parla di Roma Capitale, dell'Expò milanese e di altre aree del Paese improvvisamente i cordoni della borsa di Palazzo Chigi si allarghino per far uscire miracolosamente centinaia di milioni di euro. Dinanzi a questo teatrino la Giunta regionale dei don Abbondio anziché continuare a tacere perché timorosa Governo, dovrebbe ribellarsi e richiamare l'esecutivo nazionale a fare la propria parte, come avvenuto in altre Regioni per casi analoghi. I signori del Governo - conclude - tornino a Olbia e nelle altre aree alluvionate del 2013 solo quando avranno stanziato le risorse promesse".
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