A lanciare l'allarme sono i vivaisti della Coldiretti: "È privo di antagonisti naturali - spiegano - e pressoché indenne a qualsiasi forma di lotta agronomica, sta creando un ingente danno alle palme del genere Phoenix. Se non si interviene con misure efficaci e rapide c'è anche il rischio che la pandemia si estenda alle altre specie di palme sensibili". Nel 1994 l'insetto è comparso per la prima volta in Spagna mentre la prima segnalazione in Italia è del 2004 dove si è verificata una progressiva espansione che ha decimato il patrimonio nazionale di palme. Un vero flagello che ha interessato il verde pubblico e privato oltre che in Sardegna, in Sicilia, Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Abruzzo e Molise. Il punteruolo rosso è un organismo nocivo oggetto di misura di emergenza da parte della Comunità europea. In Sardegna dalla sua prima comparsa, nel 2007 in Ogliastra, sono state adottate una serie di misure sia preventive (azioni di controllo comprese) sia curative: non si sono però rilevate sufficienti. L'insetto si è diffuso ed è presente in sette province e 47 comuni. "La situazione allo stato attuale - rendicontano le imprese vivaistiche Coldiretti - ha comportato un danno quantificabile in oltre 3,5 milioni fra mancate vendite e costi per l'abbattimento e lo smaltimento delle piante colpite".
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