Gli interventi di vigili del fuoco, protezione civile e corpo forestale si contano a decine e hanno interessato in particolare le campagne attorno a Oristano, complice anche il vento di scirocco.

Nel pomeriggio, a causa della visibilità ridotta dalle colonne di fumo, si è reso necessario chiudere alla circolazione un tratto della statale 131 all'altezza dell'ingresso nord di Oristano. Altra situazione di emergenza nelle campagne tra Donigala e Nuraxinieddu dove le fiamme, partite con molta probabilità dalla bruciatura delle stoppie nelle risaie, hanno attraversato diversi ettari di terreno coltivato e minacciato diverse case campestri. Allarme rosso anche nel Montiferru, tra Cuglieri e Sennariolo. Per domare le fiamme è stato chiesto anche l'intervento del Canadair della Protezione Civile che però è stato poi dirottato su Tempio per arginare il rogo che ha lambito il carcere di Nuchis.

TEMPIO - L'incendio è di natura colposa e ha distrutto oltre venti ettari di macchia mediterranea e sugherete tra Tempio Pausania e Luras, spingendosi sino ai cancelli del carcere di Nuchis. Secondo una prima ricostruzione, è partito alla periferia di Tempio all'interno di un vigneto dove si stavano bruciando delle stoppie. Le fiamme, però, sono sfuggite al controllo e si sono velocemente propagate a causa del forte vento di scirocco e della persiste siccità. Dall'1 novembre sono cessate in Sardegna le prescrizioni antincendio della Regione che regolano l'accensione dei fuochi. Niente più autorizzazioni preventive da parte dei Forestali, quindi i roghi si stanno moltiplicando e non sono più soggetti a controlli come nel periodo estivo. La situazione a Nuchis è ora sotto controllo: oltre alle squadre a terra dei vigili del fuoco, volontari e forestali, sono intervenuti due elicotteri e un Canadair partito da Ciampino. Provvidenziale anche la mobilitazione degli agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Tempio. "Se non era per loro - sottolinea il segretario generale del Sappe, Donato Capece - l'incendio avrebbe creato non pochi problemi alla sicurezza e alla salubrità di detenuti e personale. Potevano essere momenti di grande tensione, impediti dal tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari in servizio, che sono stati bravi a mettere in sicurezza l'istituto e a contenere le fiamme".
© Riproduzione riservata