Il suo intento suicida, però, è stato sventato da un agente di Polizia penitenziaria che stava compiendo un ordinario giro di ricognizione e ha notato il detenuto che, dopo aver intessuto una corda con le lenzuola, aveva già stretto il cappio intorno al collo. La guardia carceraria ha immediatamente avvisato un collega e insieme sono entrati nella cella e hanno evitato il peggio.

"Per fortuna l'insano gesto non è stato consumato per il tempestivo intervento del poliziotto penitenziario, ma l'ennesimo episodio accaduto in un carcere è sintomatico di quali e quanti disagi caratterizzano la quotidianità penitenziaria, come per altro ho riscontrato non più tardi di ieri nel corso della mia visita a Bancali", denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe.

Da quel che si apprende, il detenuto che si è reso protagonista di questo gesto estremo non ha mai accettato le ultime accuse che gli sono state rivolte dai suoi familiari, rispetto alle quali continua a professarsi innocente e a causa delle quali è stato arrestato per l'ennesima volta quattro mesi fa.
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