Due giornate, a dispetto del comune sentire, nelle quali la mestizia e il dolore sono temperati dalla luce della fede nella Resurrezione del Cristo.

Non è un caso che il grande monumento funebre al Cimitero di San Michele a Cagliari, che ricorda le vittime dei bombardamenti del 1943, sia stato chiamato “Albero della Vita”.

E proprio i Cimiteri, con la consueta esplosione di colori e profumi, sanno i n questi giorni più di risveglio primaverile che di ombroso tramonto autunnale.

Anche le tradizioni più radicate in Sardegna in questi giorni, dall’abbigliamento alla gastronomia, non scadono mai nella disperante solitudine ma richiamano confortanti e solidali comunioni di spirito.

Tutto il mese di novembre, per antica tradizione, è dedicato alla preghiera di suffragio per i defunti, per dare corpo e sostanza a quella “comunione dei santi” che già oggi unisce una “moltitudine immensa” di ogni razza e nazione.

Paolo Matta

Sul tg di Videolina a partire dall'edizione delle 13 il servizio che propone cerimonie e riti della tradizione.
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