Il sit-in è cominciato alle 11 con l'esposizione di uno striscione che riassume in poche parole il messaggio: "La stoffa non basta per tutti". Nel foglio distribuito ai passanti l'attacco è più esplicito: "Basta con le politiche di figli e figliastri, salviamo la rete antiviolenza della Sardegna contro la discriminazione delle donne del centro sud Sardegna".

Nel mirino i nuovi criteri per la ripartizione dei fondi alle associazioni adottati dalla Regione. Inviata una lettera ai consiglieri regionali del centro sud. "La decisione sta comportando il ridimensionamento dei servizi - denunciano le attiviste - e, se la Regione manterrà fermi i suoi propositi, la perdita di posti di lavoro in tutto il centro sud. Contestualmente, i centri penalizzati dovranno trovare il modo di ripianare i bilanci e portare a compimento l'esercizio avendo già impiegato risorse che la Regione non intende restituire".
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